Parrocchia
S. Maria Porto della Salute
Le tradizioni buone vanno
sempre conservate. Quindi anche quest’anno la conclusione dell’anno
catechistico ha avuto due momenti significativi: i pellegrinaggi in un
santuario mariano e la festa con tutti i gruppi dopo la S. Messa di chiusura
l’otto giugno.
I santuari sono i soliti: il
Santuario diocesano di Ceri, che molti ancora non conoscono, è stata la meta
dei bambini della Prima Confessione e genitori, Il Santuario della Madonna del
Divino Amore, che da alcuni anni è la meta del pellegrinaggio mariano delle
parrocchie di Fiumicino e di Roma-La Giustiniana e Montespaccato, qui hanno
partecipato i bambini della Prima Comunione e infine il santuario della Madonna
della Rivelazione all’Eur e l’Abbazia delle Tre Fontane.
Alla chiusura dell’anno
catechistico hanno partecipato alla S. Messa molti bambini con i genitori. Il
parroco si è raccomandato di continuare a Partecipare alla S. Messa domenicale,
ricordando che Gesù non va in ferie. Purtroppo siamo noi che lo costringiamo ad
andare in ferie, vista la quasi totale assenza dei bambini e ragazzi alla S.
Messa durante l’estate. E’ un fenomeno che deve farci riflettere: che tipo di
religiosità vivono i nostri parrocchiani?
Anche le ragazze del Coro e i
ministranti hanno avuto due momenti significativi: il pellegrinaggio a Roma e
al Santuario della Mentorella.
Domenica 19 maggio, infatti,
con due pulmini e due macchine, accompagnati dalle animatrici Anna e Daniela e
Gianluca partenza per Roma, arrivo alla Chiesa di Santa Croce di Gerusalemme,
da dove è iniziato il pellegrinaggio a piedi per S. Giovanni in Laterano, Santa
Maria Maggiore e le catacombe di S. Callisto, con la presenza anche di due
sacerdoti, che li hanno accompagnati, concludendo con la celebrazione della S. Messa
all’interno delle catacombe.
Sabato 22 giugno l’altro
pellegrinaggio-gita presso il Santuario della Mentorella, uno dei santuari più
antichi d’Italie e dedicata alla a Maria
Madre delle Grazie. Un sacerdote, della Congregazione della Risurrezione, ha
spiegato l’origine del santuario.
Una leggenda racconta che
questo luogo fu testimone, nel secondo secolo, della conversione di
Sant’Eustachio, che poi morì martire per la fede e due secoli dopo,
l’imperatore Costantino fece costruire la basilica che fu benedetta da papa
Silvestro I, prima del 335. Secondo la tradizione, S. Benedetto prima di
arrivare a Subiaco visse qui all’interno di una grotta.
Era uno dei luoghi
preferiti di pellegrinaggi del Card. Karol Wojtyla al tempo delle sue visite
nella Città Eterna. Tredici giorni dopo la sua elezione alla Sede di San
Pietro, come Giovanni Paolo II venne alla Mentorella, che diventò così la mèta
del suo primo pellegrinaggio papale al quale ne seguirono altri
Anche papa
Benedetto XVI nell’ ottobre del 2005 si è recato in visita privata al Santuario
della Madre delle Grazie della Mentorella.
Dopo la
spiegazione del sacerdote e la S. Messa, celebrata da P. Leonardo, siamo andati
alla scoperta del luogo. Il pranzo e poi i giochi del pomeriggio hanno concluso
la bella giornata.
I ministranti
hanno vissuto anche un altro momento significativo del loro percorso: il
Campo Ministranti dei Figli di Maria, in località La Giustiniana,
insieme ad altri ministranti provenienti da Oristano, Isola Sacra – Divina
Provvidenza e Montespaccato-Ianua Coeli, dall’11 al 14 luglio.
Santuario della Mentorella
Madonna
della Rivelazione
Madonna della Rivelazione
Santa Croce in Gerusalemme
Ceri:
Borgo Medievale