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martedì 22 dicembre 2020

 Parrocchia S. Maria Porto della Salute

 Nuovi Ministranti

 

Con una cerimonia semplice, ma suggestiva, sabato 19 dicembre cinque ragazzi hanno fatto il loro ingresso ufficiale nel gruppo dei ministranti. Il responsabile del gruppo, Gianluca, ha chiamato per nome ogni singolo ministrante che alzandosi ha risposto: “Eccomi”. Dopo la chiamata si sono recati davanti all’altare stando in piedi davanti al parroco.  E il responsabile si è rivolto al parroco con queste parole: “Reverendo parroco, le presento coloro che sono disponibili a servire all’altare come ministranti. Il parroco si è rivolto loro con le seguenti parole:

Cari ragazzi, il Signore vi chiama al suo servizio e noi con tanta gioia vi accogliamo come chierichetti. Voi oggi assumete un compito molto importante nella comunità: darete il vostro contributo affinché la celebrazione dell’Eucarestia e le altre celebrazioni si svolgano nel miglior modo possibile. Questo servizio vi chiede di essere sempre più amici del Signore, desiderosi di incontrarLo e di mettersi a Sua disposizione.

Volete dunque impegnarvi in questo servizio nella nostra comunità parrocchiale? I ministranti hanno risposto: Sì, lo vogliamo ed hanno continuato “Signore, metto nelle tue mani il servizio che sto per iniziare. Ti prometto di essere pronto e generoso nel servirti con gioia e impegno nelle celebrazioni liturgiche. Prometto di essere sempre di più un Tuo amico con fedeltà e generosità. Il parroco ha consegnato loro la veste raccomandando di portarla come segno particolare di donazione al servizio del Signore e della Chiesa. Fatta la vestizione con l’aiuto dei genitori, hanno fatto il loro primo servizio all’altare





giovedì 3 dicembre 2020

FESTA DELL'IMMACOLATA

 

Come essere un buono padrino o madrina?

Diventerete presto il padrino o la madrina di un bambino? Vi aspetta un lavoro di lunga durata! Ecco ciò che dovete sapere per compiere bene la vostra missione.

Il padrino e la madrina occupano un posto privilegiato nell’educazione della fede del bambino. Infatti, nel giorno del suo battesimo, si impegnano a dargli il sostegno necessario per aiutarlo a crescere nell’Amore di Dio. Il padrino e la madrina, anche se in modo diverso, condividono la responsabilità dei genitori nell’ambito dell’educazione della fede. Quando i genitori chiedono il battesimo per il loro bambino, si impegnano a permettergli di ricevere un’educazione religiosa (almeno mandandolo al catechismo). Se i genitori, per un motivo o per un altro, non adempiono a questo impegno, è dovere del padrino e della madrina fare tutto il possibile affinché esso sia adempiuto.

Andare d’accordo con i genitori

Non si può mettere a repentaglio la fiducia del bambino nei confronti dei suoi genitori, né metterlo contro di loro. Ecco perché è molto importante, quando si accetta di diventare padrino o madrina di un bambino, di avere e poi di mantenere delle solide relazioni di amicizia con i genitori, affinché si possa esprimere con molta semplicità ciò che pare essere insufficiente o inesistente nell’educazione religiosa del loro figlio (se mai un giorno se ne presentasse la necessità). Non è quando sorgeranno delle difficoltà che potremo cominciare ad avvicinarci ai genitori per iniziare un dialogo con loro. L’aiuto del padrino o della madrina è sempre prezioso: ha infatti uno sguardo diverso sul bambino e nota delle realtà che i genitori magari non vedono. Possono presentare un nuovo punto vista e dare dei consigli sul modo migliore per aiutarlo a crescere.

Stabilire dei rapporti di fiducia e di amicizia con i genitori è quindi il primo modo, seppur indiretto, di adempiere al proprio ruolo di padrino o di madrina. Detto ciò, la loro missione si svolge direttamente nei riguardi del bambino.

Essere presenti per il bambino

Non si tratta di essere solo un distributore di regali o di essere l’ospite d’obbligo delle feste religiose. Il bambino è chiamato a seguire il Signore in tutto ciò che fa e in tutto ciò che è, quindi il padrino o la madrina dovranno prestare attenzione a tutta la vita del bambino e dovranno accompagnarlo nel suo sviluppo in tutti i vari ambiti.

È noto che il padrino e la madrina sono destinati a sostituire i genitori in caso di necessità, ma fortunatamente non c’è solo il caso della loro morte. Ci sono anche momenti in cui il contatto tra genitori e figlio è difficile: il padrino e la madrina possono allora svolgere un ruolo molto importante e permettere al bambino (o all’adolescente) di vivere un periodo di tormento, senza perdere veramente l’equilibrio e rompere i legami con la sua famiglia. E quando tutto va bene, quanto è prezioso avere un padrino e una madrina! Un adulto che si interessa a ciò che siamo, che possiamo avere tutto per noi di tanto in tanto, al quale possiamo fare domande, confidare segreti che non abbiamo necessariamente voglia di raccontare a casa. Un adulto diverso dai genitori, di cui scopriamo poco a poco la fede e l’amore di Dio. Qualcuno che il Signore ci ha messo accanto per aiutarci e che ci custodisce nelle sue preghiere. Questa preghiera a volte è l’unico modo per accompagnare un figlioccio che abita lontano o, può capitare, che non vediamo più a causa dei genitori che hanno desiderato tagliare i ponti.

Il padrino o la madrina contano molto nella vita di un bambino cristiano, ecco perché è importante sceglierli con cura (e non solo per compiacerli o per rispettare qualche tradizione familiare). E loro non devono accettare questa meravigliosa responsabilità alla leggera.